SIGNOLS – 20 Giugno 2019

Mi presento: sono Daniele Prunotto, socio della sezione Piemonte-Lombardia di ANTEO.

Lo scorso mese sono andato, insieme a mio padre, Mauro Prunotto, Manuel Bovio, il geologo Vittorio Pane e suo figlio, Matteo Pane, al sito minerario di Signols, frazione di Oulx, in provincia di Torino.

Lasciata la macchina in uno spiazzo, abbiamo percorso il sentiero che porta alle miniere in circa 1 ora, arrivati li, abbiamo trovato la discarica della cava di Cumbe Surde, l’unica delle cave che possiede uno scavo definibile miniera.

La miniera, uno scavo artificiale nella roccia di gesso, si presentava bianco o grigio, alterato e ricristallizzato o in masse compatte e polverose, a volte incluso di altri minerali; all’interno é stato trovato: Orpimento, Zolfo, Gesso, Dolomite inclusa di zolfo.

Sopra la miniera di Cumbe Surde é presente la cava e relativa discarica scavata nell’albitite, dove abbiamo trovato buoni campioni micro di ematite ed albite, oltre ad un bel pezzo di siderite, e clorite.

Ora qualche info sul sito di SIgnols:

Situate a valle del monte Vin Vert, lungo il versante della valle di Bardonecchia, le cave di Signols rappresentano la più importante attività di estrazione del gesso in Valle di Susa e sono state attive sino agli anni ‘60 del secolo scorso. Il sito si qualifica infatti non solo dal punto di vista geologico e mineralogico (significative le mineralizzazioni a ilmenite e albite), ma forse ancor più per le interessanti testimonianze di archeologia industriale qui conservate: binari e carrelli, tralicci per il trasporto a valle del gesso estratto. La presenza di un forno consente di capire che la produzione era orientata a sfornare gesso edile. Infatti la sua cottura modifica la formula chimica in solfato di calcio che corrisponde al gesso per costruzioni, stampi e stucchi.

Il versante sud del Monte Jafferau è formato dai litotipi della Falda Piemontese dei Calcescisti e delle Pietre Verdi (calcescisti, marmi, marmi micacei e marmi dolomitici). Alla base del versante, nella zona di Savolux –Signols fino al Monte Pramand è presente una scaglia tettonica formata da marmi, carniole latu sensu e gessi, che rappresentano la zona di contatto fra la Falda Piemontese ed il Massiccio d’Ambin.  Lungo l’impluvio del rio della Comba affiorano marmi e carniole, con lembi di depositi fluvioglaciali e glaciali con vario grado di cementazione. Vi sono inoltre numerose zone di deposizione di concrezioni travertinose.  Il rio è profondamente inciso nel versante seguendo l’andamento di una zona di faglia subverticale, ed erode per quasi tutto il suo sviluppo il substrato roccioso.

Il livello di gessi affiora fra le isoipse 1300 e 1450 sul versante sinistro orografico del Rio della Comba: le attività di estrazione si sono svolte per lo più a cielo aperto, con la realizzazione di ampi scassi con fronti alti alcune decine di metri; successivamente l’attività è proseguita in sotterraneo, con l’apertura di 8 gallerie, con una muratura di massi reperibili in loco.  

 

Daniele Prunotto

20 Giungo 2019

 

Gesso

Siderite

 

 

ZolfoDolomite con Zolfo